Stanziati 420 milioni di euro di ecoincentivi 2021 per autoveicoli e motocicli

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Stanziati 420 milioni di euro di ecoincentivi 2021 per autoveicoli e motocicli.

Il mese di dicembre conferma il calo del mercato dell’auto rispetto allo scorso anno, dovuto soprattutto all’esaurimento degli incentivi stanziati in precedenza: un 2020 drammatico anche per il settore automotive, con un crollo di immatricolazioni spaventoso e l’intera filiera in ginocchio.

Per ripartire, il Parlamento con l’approvazione bipartisan di un emendamento alla legge di bilancio 2021 introduce le misure caldeggiate da Anfia, Federauto e Unrae (associazioni del settore automotive) di sostegno al rinnovo del parco circolante, con vetture meno inquinanti e più sicure.


Per auto e veicoli commerciali, lo Stato ha infatti stanziato risorse per 420 milioni di euro, dei quali 120 destinati alle automobili con emissioni di anidride carbonica fino a 60 g/km (categoria che include i modelli 100% elettrici e ibridi ricaricabili, le plug-in hybrid), 250 milioni per le vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km (altri ibridi, ma anche diverse auto a benzina e diesel) e 50 milioni per i veicoli commerciali leggeri (di cui 10 milioni riservati ai van elettrici).

I fondi, salvo esaurimento, scadranno il 30 giugno 2021 per le auto nella fascia 61-135 g/km, mentre dureranno fino al termine del 2021 per le vetture della categoria 0-60 g/km. Per accedere al contributo il prezzo di listino (compresi accessori, ma escluse Iva, Ipt e messa su strada) non dovrà superare i 50 mila euro per i modelli 0-60 g/km e 40 mila per quelli 61-135 g/km.

L’ecoincentivo sarà di importo superiore se contestualmente all’acquisto del nuovo veicolo se ne rottamerà uno immatricolato prima dell’1 gennaio 2011. Per le auto con emissioni comprese fra 0 e 20 g/km, l’incentivo sarà di 5.000 euro dallo Stato e 1.000 dal concessionario; in caso di rottamazione, gli importi saliranno rispettivamente a 8.000 e 2.000 euro.


Per i modelli con emissioni fra 21 e 60 g/km lo Stato erogherà 2.500 euro, il concessionario altri 1.000. In caso di rottamazione gli importi saliranno rispettivamente a 4.500 e 2.000 euro.

Infine, se si acquisterà un’automobile nella fascia 61-135 g/km, l’ecoincentivo sarà previsto esclusivamente in caso di concomitante rottamazione ed ammonterà a 1.500 euro statali più 2.000 del concessionario.

Non cumulabile con gli ecoincentivi sarà, invece, il contributo destinato alle persone appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 30 mila euro: per loro sarà disponibile una somma pari al 40% del prezzo di un veicolo elettrico di importo non superiore a 30 mila euro e di potenza fino a 150 kW (204 CV).

Parliamo di cifre più contenute per le due ruote a basse emissioni: per il 2021 il fondo è di 20 milioni di euro. Per tali motocicli è previsto un contributo del 40% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro (IVA esclusa) con contestuale rottamazione di un motoveicolo Euro 0, 1, 2 o 3. Senza rottamazione, invece, l’incentivo scende al 30% del prezzo d’acquisto e fino a un massimo di 3.000 euro (IVA esclusa).


Il Presidente di ANFIA Paolo Scudieri afferma di archiviare il 2020 come l’anno più difficile del dopoguerra per il settore, ma di guardare al 2021 con fiducia, grazie alle misure entrate in vigore con l’inizio del nuovo anno; misure che, oltre a sostenere la domanda, favoriranno la ripartenza della produzione industriale di autoveicoli e componenti a beneficio dell’intera filiera automotive, con ricadute positive sui livelli occupazionali e sugli investimenti per la transizione green e digitale.

Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di FEDERAUTO “i dati di dicembre mostrano la realtà del mercato auto in epoca Covid-19: senza incentivi la propensione agli acquisti si riduce drasticamente, mettendo in crisi una intera filiera, quella più incisiva sulla crescita economica del Paese. Grazie alla volontà bipartisan del Parlamento il 2021 parte sulla spinta delle nuove misure della Legge di Bilancio, recependo in larga misura le richieste delle nostre Associazioni, ma il lavoro da fare non è certamente esaurito perché il Recovery Fund sarà la sfida in cui il nostro impegno comune sarà ancora determinante per trasformare l’incertezza in nuove opportunità di crescita del mercato”.

Il Presidente di UNRAE Michele Crisci ha commentato: “Il Parlamento recepisce quanto da noi auspicato e riconosce l’importanza degli incentivi pubblici per l’acquisto di autovetture nuove in sostituzione di mezzi fortemente inquinanti. Si tratta di un investimento i cui benefici vanno a vantaggio dell’occupazione, dell’ambiente e di uno dei settori industriali che più contribuisce al PIL del Paese. È un grande risultato per il quale abbiamo lavorato con convinzione in questi mesi, ottenendo l’approvazione unanime del Parlamento che ha compreso la rilevanza economica del settore. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non potrà prescindere dall’auto e dalle innovazioni alle quali da tempo lavorano i costruttori, senza dimenticare le necessarie infrastrutture pubbliche idonee ad agevolare la diffusione di nuove tipologie di vetture. Inoltre, al fine di non perdere competitività con le concorrenti imprese europee, che godono di particolari agevolazioni fiscali, auspichiamo che in Italia possa finalmente essere rivisto il sistema di detraibilità e deducibilità per i veicoli aziendali”.

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