Un terzo degli ecoincentivi 2021 gia’ esaurito in meno di due settimane

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Come lo scorso anno, anche per il 2021 il Governo ha stanziato fondi per incentivare i cittadini all’acquisto di un’auto nuova e sostenere il settore dell’automotive, uno dei più colpiti dalla pandemia Covid e dal conseguente lockdown.

I fondi messi a disposizione dallo Stato stanno tuttavia già terminando: un terzo della somma stanziata è infatti esaurito.

I nuovi bonus auto per i cittadini italiani sono partiti il 18 Gennaio, ma oggi – a sole due settimane dall’avvio delle prenotazioni da parte delle concessionarie – circa un terzo dei fondi messi a disposizione dal Governo per le auto a benzina e diesel è esaurito, tanto che alcune delle più importanti associazioni di settore hanno chiesto di ‘rimpolpare’ il fondo, nonostante siamo solo ai primi di febbraio.

La somma iniziale ammontava a 250 milioni di euro e oggi ne rimangono solo 170 circa.

I meno gettonati sono stati gli incentivi per le auto elettriche e ibride – sebbene gli incentivi destinati a queste categorie siano molto più alti, potendo arrivare anche a sconti di 10.000 euro (per le elettriche, sommando bonus, rottamazione e sconto concessionario) – e dei 120 milioni di euro stanziati ne sono stati prenotati meno di 10. La diffusione di questi veicoli non è ancora capillare in Italia, complici l’ansia da autonomia, tempi di ricarica e mancanza di una rete di colonnine ben distribuita su tutto il territorio nazionale; per non parlare dei prezzi ancora proibitivi delle vetture a zero emissioni (per le quali, tra l’altro, oggi si potrebbe ancora ricorrere al primo Ecobonus: sono rimasti infatti 260 milioni di euro inutilizzati).

Il Presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano rileva che, considerata l’esiguità degli stanziamenti previsti, le risorse pubbliche disponibili per l’acquisto di auto con alimentazione tradizionale (di gran lunga più richieste) si esauriranno ben prima del 30 giugno e, per proseguire la campagna di rottamazione anche nel secondo semestre 2021, si porrà dunque il problema di stanziare nuovi fondi.

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