Per due motivi.
Il primo: la circular economy già oggi è un’enorme fonte di ricchezza. Secondo il report “Circular Europe” realizzato da Fondazione Enel e The European House-Ambrosetti, nel 2018 essa ha generato tra 296 e 376 miliardi di euro di Prodotto interno lordo, pari al 2-3% del totale attuale. Inoltre può stimolare investimenti con un impatto complessivo per 90-110 miliardi di euro e ha contribuito ad aumentare l’occupazione fino a 2,5 milioni di posti di lavoro.
La seconda, ben più importante, riguarda la nostra stessa sopravvivenza sulla Terra (che richiede un cambio drastico del modo di intendere la gestione delle risorse): “esiste un solo pianeta Terra, eppure da qui al 2050 consumeremo risorse pari a tre pianeti”, ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, in occasione della presentazione del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, adottato lo scorso marzo dalla Commissione europea.