Auto elettriche, nasce la prima filiera italiana per il recupero delle batterie al litio

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AUTO ELETTRICHE, NASCE LA PRIMA FILIERA ITALIANA PER IL RECUPERO DELLE BATTERIE AL LITIO

L’Italia è pronta a dare vita alla prima filiera nazionale per il recupero e la riconversione delle batterie al litio delle auto elettriche.

Nove protagonisti del settore automotive hanno firmato un protocollo d’intesa per sviluppare una catena del valore nazionale per la gestione del fine vita delle batterie al litio provenienti dall’industria automobilistica.

Durante una conferenza che ha anticipato la quinta edizione di E_mob 2021, il festival della mobilità elettrica, tenutosi a Milano dal 16 al 19 ottobre, il team, composto da storiche aziende italiane dell’energia e dell’ambiente, nonché dalle più importanti associazioni di categoria dell’automotive e dai poli dell’innovazione considerati eccellenze internazionali, il 14 ottobre ha presentato ufficialmente il suo progetto alle istituzioni e ha suggellato il suo impegno annunciando un memorandum of understanding.

I nove soggetti protagonisti sono: Class Onlus, l’associazione no-profit che dal 2003 si occupa di mobilità sostenibile, storica promotrice di e_mob; ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica: con 360 aziende associate, è una delle maggiori associazioni di categoria in Italia; Cobat, piattaforma italiana di servizi per l’economia circolare con un particolare focus sulla raccolta e il riciclo delle componenti delle autovetture, a partire dalle batterie; Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria, centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico che opera in diversi ambiti industriali, dall’energia al settore alimentare, e più in generale al manifatturiero avanzato dei distretti italiani, passando per le biotecnologie, le nanotecnologie e la bioeconomia; Enel, storica realtà italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell’energia elettrica e gas; Comau, azienda del gruppo Stellantis, leader a livello globale nel campo dell’automazione industriale, sviluppa sistemi, prodotti e servizi per l’automotive e numerosi altri settori industriali, in linea con i requisiti dell’Industria 4.0; il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, una delle principali realtà italiane che fa ricerca nel settore; RSE, società controllata dal Gestore dei Servizi Energetici, attiva nello sviluppo di attività di ricerca nel settore elettro-energetico, con particolare riferimento ai progetti strategici nazionali; Flash Battery, azienda italiana che fornisce batterie al litio ai costruttori di macchine industriali e veicoli elettrici con medi volumi produttivi e alte esigenze di personalizzazione.

Le batterie provenienti dai veicoli elettrici contengono al loro interno elementi preziosi come il nichel, il cobalto e lo stesso litio che possono essere reindirizzati nuovamente alla catena produttiva. L’obiettivo del progetto è garantire il recupero della funzionalità delle batterie, riconvertendole in sistemi di accumulo stazionari. Quest’ultime, infatti, a un certo punto dovranno essere inevitabilmente sostituite perché non più in grado di alimentare in maniera adeguata un veicolo. Tuttavia, prima di diventare un rifiuto, esse saranno una risorsa preziosa per il settore dello storage, potranno essere rigenerate e utilizzate all’interno di sistemi di stoccaggio dell’energia, come quelli al servizio degli impianti a fonti rinnovabili. Sebbene la vita utile di una batteria al litio per auto elettrica sia pari a circa 10-12 anni, la capacità residua, quando viene smontata, può raggiungere ancora fino all’80% di quella nominale. In altre parole, non può più alimentare una vettura, ma può offrire accumulo ad altri settori. Basta riconvertirla e destinarla ad un differente utilizzo.

Ogni membro di questa nuova filiera parteciperà attivamente alla realizzazione del progetto cooperando con le sue competenze specifiche. Le fasi del processo prevedono lo stoccaggio e la messa in sicurezza, il disassemblaggio e il pre-trattamento, possibilmente con metodi di automazione robotizzata, si passerà poi alla verifica dello stato di salute delle singole celle e ad una stima della vita residua, per arrivare, infine, al riassemblaggio con produzione di nuovi pacchi batteria, che andranno ad alimentare accumuli energetici o forniranno energia a diversi tipi di veicoli o macchinari.

In particolare, le attività saranno così suddivise: il coordinamento, la promozione e la comunicazione delle attività progettuali verso i soggetti istituzionali, le amministrazioni territoriali e i cluster tecnologici sarà supervisionata da CLASS; ANFIA si occuperà di coinvolgere diversi soggetti della filiera dell’industria automobilistica nazionale, preposti allo sviluppo delle soluzioni relative alla mobilità elettrica, nelle attività di sperimentazione del Progetto; la definizione delle procedure ottimizzate di raccolta e messa in sicurezza degli accumulatori nel pieno rispetto della normativa vigente sui rifiuti e l’individuazione delle migliori soluzioni applicabili per moduli/celle risultati inutilizzabili e quindi da gestire come rifiuto da inviare a trattamento e recupero finali, sarà compito di COBAT; INNOVHUB effettuerà test di consumo e di autonomia sui veicoli elettrici applicando protocolli di omologazione specifici; inoltre, determinerà le caratteristiche di pericolosità delle batterie applicando metodi di prova quali la calorimetria adiabatica; ad ENEL la valutazione dei possibili ambiti di riutilizzo delle batterie riconvertite come sistemi di accumulo stazionari; la progettazione e lo sviluppo di soluzioni automatizzate per il disassemblaggio ed il ri-assemblaggio dei pacchi e dei moduli batteria, nel rispetto degli standard di sicurezza, sarà affidata a COMAU, così come il supporto alle attività di progettazione dei nuovi pacchi batteria utilizzando i principi del Design For; il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano supporterà lo sviluppo di tecnologie innovative che sfruttano l’automazione robotizzata per il disassemblaggio di pacchi e moduli batteria, applicherà metodologie basate su Decision Support System (DSS) per la definizione delle strategie di riuso ottimali e incrementerà processi di pre-trattamento meccanico ad hoc per prodotti a fine vita da destinare al riciclo. SOH, State of Health, eseguirà i test sulle batterie veicolari giunte a fine vita, al fine di sviluppare metodi innovativi di stima della vita residua e BMS, Battery Management Systems, definirà i criteri di selezione di celle/moduli riutilizzabili e, in collaborazione con RSE, realizzerà alcuni prototipi atti ad un elevato sfruttamento della capacità residua delle batterie; infine, Flash Battery sarà impegnata nella nuova sensoristica e nei protocolli di comunicazione per ottimizzare il cablaggio e promuovere il disassemblaggio, oltre che nell’analisi LCA (Life Cycle Assessment).

Il prossimo passo di questo solido gruppo sarà invitare i soggetti istituzionali, sia a livello locale sia nazionale, a validare il progetto e a sostenere il piano di intervento. Nel medio-periodo, la rete di aziende e associazioni punta alla creazione di una piattaforma collaborativa che consenta di agganciare il programma di ricerca a politiche di intervento concrete e innovative.


Elena Sophia Vinchi

 

 

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